#GIRLSINLUCE : Valeria Fioretta


Raccontaci un po’ di te…

Mi chiamo Valeria Fioretta, sono nata nel 1982 a Torino dove vivo attualmente con la mia famiglia. Lavoro principalmente su tre fronti: come consulente per il web marketing per piccoli business, come autrice (ho scritto un romanzo uscito per Piemme nel 2018, un manuale di scrittura disponibile da pochissimi giorni e il 4 dicembre uscirà il mio primo podcast per Storytel) e come talent (o microinfluencer).

Com’ è nata la tua passione per la fotografia?

In verità sono molto meno di un’autodidatta. Non possiedo una macchina, ma scatto solo da mobile e a essere sinceri non ho neanche un grande smartphone. Non ho mai creato nessun preset, non so usare alcun programma di photoediting, non so montare né gestire le luci. Ho grossi problemi con i concetti fondamentali, tipo contrasto e saturazione. 

Sono anche piuttosto persuasa che, se avessi un* fotograf* o un* videomaker, non sembrerei sempre una scappata di casa. Chissà, magari per qualche progetto ne assolderò un*.

La cosa che mi appassiona di più è scrivere le caption, cioè dare senso e valore ad una foto potenzialmente anonima, o mediocre, grazie ad un testo speciale, che mi rappresenti.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Ne ho svariati, oltretutto nulla di segreto perché ci ironizzo sempre sopra. Vorrei che dal mio romanzo venisse tratto un film per occuparmi personalmente della sceneggiatura; vorrei una rubrica su una rivista prestigiosa, simile a quella che fu “Risposte private” di Susanna Agnelli.

Se proprio devo allargarmi, vorrei anche vincere un premio Strega e vorrei anche che tutti dicessero “ah beh, in questo caso era meritatissimo”.

Cosa significa per te “luce”?

Per me luce significa risveglio, veglia, attività. Sono da sempre una persona diurna e per natura rendo di più in condizioni di luminosità.

Valeria indossa: maglia Lupetto in lurex rosa scuro.

Se vuoi conoscere Valeria, la trovi qui: @gynepraio.


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