
Ciao Amanda, raccontaci chi sei..
Ciao Luce, mi chiamo Amanda Romagnoli, ho 26 anni da poco compiuti e vengo da Urbino, piccola cittadina rinascimentale situata tra Marche ed Emilia Romagna. La mia identità culturale si divide tra Italia e Francia poiché da lì proviene mia madre.
Dopo una laurea in comunicazione ed un master in Luxury & Fashion Management alla 24ORE Business School ho iniziato uno stage come PR presso Cartier Italia, a Milano.
Molti mi dipingono come una persona mite e gentile e mi piace pensare che, come una pianta ha bisogno della luce del sole per vivere, io ritrovo e ricerco questo sole dedicandomi alle mie passioni: i viaggi, l’arte ( non mi piace ammetterlo ma sono una romanticona e tutto ciò che va dal Neoclassicismo, all’Impressionismo fino all’Art Deco attira il mio sguardo da sempre) e la fotografia (colleziono polaroid e camere analogiche).
Mi definisco una nonnina: mi piacciono molto le attività come il giardinaggio e lavorare a maglia, passioni che ho ereditato dalla mia mémé, la nonna francese che mi ha cresciuta e con la quale avevo un fortissimo legame.
Che cos’è la bellezza per te oggigiorno?
Secondo me non c’è una risposta univoca. In una persona la bellezza si può trovare in diversi aspetti. Io stessa sto facendo un percorso: sto iniziando pian piano a conoscermi, accettare quello che prima non sopportavo o comunque non definivo bello. Sono in continua ricerca per capire come dare valore a quegli aspetti che prima non consideravo importanti. Sicuramente per saper cogliere la bellezza bisogna volersi bene prima di tutto.
Che cosa significa per te inclusività e moda inclusiva?
È un argomento molto gettonato negli ultimi tempi e quando di qualcosa se ne parla molto viene considerata dai più come una moda. Vedi per esempio il concetto della sostenibilità che è diventato un trend topic. Questo è un pò il rovescio della medaglia.
Penso che sia un passaggio necessario per tutte quelle persone che hanno bisogno di vedersi rappresentate. Secondo me il mondo della moda è nella giusta direzione ma credo che si possano fare ancora tante cose: per esempio apprezzerei di più dei discorsi non circoscritti al concetto di taglie ma che venissero sostenuti da un pensiero concreto, che non si riconduca solo al “abbiamo un vasto range di taglie”. Voler cavalcare l’onda senza portarsi dietro un ragionamento, un pensiero critico che possa in qualche modo creare una conversazione sul tema resta un’azione fine a se stessa.
Come incoraggeresti le donne ad essere più sicure del proprio corpo?
Penso che vada fatto a monte un discorso culturale. Sono molti gli insegnamenti che si dovrebbero dare alle generazioni future su quella che è la bellezza univoca e penso che provando ad adoperare questo tipo di educazione e modo di pensare, molte cose cambierebbero. L’educazione gioca un ruolo fondamentare nel cambiamento della società e di noi come persone. Non è una questione legata solo al corpo. È importante credere in sé stessi ed in quello che si desidera e mettere a tacere la nostra parte più critica che ci rende severi giudici di noi stessi. Per farlo bisogna sicuramente scegliere un percorso che ci stimoli, nell’anima, negli ideali e difenderlo con le unghie e con i denti perché può essere una buona bussola. Le passioni sono il motore dell’uomo, della vita. I miei genitori, la mia famiglia me l’hanno insegnato.
Cosa ti ispira ogni giorno?
Cerco ogni giorno di fare e dare il meglio di me. Mantenere alta la positività e la voglia di spingere grazie ad un mindset orientato a vedere sempre il bello nelle cose. È una scelta vincente dal mio punto di vista. Non si può sempre essere felici ma questo può aiutare.
Cosa vuoi trasmettere attraverso il tuo profilo Instagram?
Pubblico e parlo di quello che mi piace senza preoccuparmi di come gli altri possano recepire i miei messaggi e resto comunque aperta al dialogo. Una volta non mi sarei mai immaginata di postare una foto se non fosse stata perfetta al millesimo. Ora invece pubblico foto sempre meno impostate, più naturali. Molte volte le persone mi vedono distante, fredda ma in realtà sono goffa e mi piace molto scherzare. Voglio trasmettere tranquillità e gentilezza e parlare di quello di cui mi interesso: arte e giardinaggio.
Una cosa che le persone non sanno di te.
Sono una vera nerd; appassionatissima di culture giapponesi. Mio papà ha viaggiato molto in Giappone negli anni ’80, nel pieno del bum economico e tecnologico. Lui ne rimase molto affascinato tanto da trasmettermelo. Tutto l’Oriente ha una grande attrattiva su di me. Uno dei miei sogni è quello di visitare il Giappone, la Korea e prima o poi lo farò sicuramente perché ne sono ossessionata. Sto anche studiando giapponese da autodidatta!
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