
1. Ciao Giorgia, raccontaci un po’ di te
Ciao! Mi chiamo Giorgia, a breve 35enne. Nata in Puglia, da sempre cresciuta a Milano, ma come si dice chi viene dal mare al mare ritorna giusto? Io il mio richiamo lo sento forte ogni volta che appoggio i piedi sulla sabbia e guardo il mare all’orizzonte. Nata da una famiglia di viaggiatori. Sagittario, ascendente Toro. Avventura vs Stabilità. L’esatta somma di quello che sono: animo inquieto sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, pronto a stupirmi, ma stabile, presente, con i piedi ben saldi a terra. Sono anche moglie e mamma di due bimbi, Ettore, 4 anni e mezzo, e Pietro, quasi due. Dopo aver vissuto in America e nel sud della Francia, ho lavorato per tantissimi anni nel buying di moda per grossi luxury department stores internazionali, la mia vita era fondamentalmente fatta di sfilate, showrooms, abiti ed accessori. Poi un giorno la mia testa ha preso uno spin diverso…ma quello ve lo racconto nella prossima risposta.
2. Parlaci del tuo lavoro, perchè hai scelto questa strada?
Oggi sono Luxury Travel Curator, mi occupo di creare itinerari esteticamente unici per famiglie avventurose, amanti dei boutique hotels, del sostenibile e delle destinazioni poco battute. Ho unito tutta la mia pianificazione al dettaglio appresa negli anni di buying con l’occhio allenato alla ricerca di tendenze, e ne è nato il lavoro dei miei sogni. La mia missione è davvero quella di aiutare famiglie giovani come la mia, attraverso itinerari personalizzati che li aiutino nella programmazione di viaggi “fai da te”, ad esplorare il mondo con i propri figli, in maniera responsabile, circondandosi di bellezza. In più collaboro anche come Voyage Advisor per due boutique travel agencies: una luxury incoming Italia ed una americana che si occupa solo di viaggi in Grecia.
3. Come hai deciso di passare alla vita imprenditoriale? Quale è stata la molla? Quali sono i pro e contro di questa nuova vita?
Diventare mamma è stato uno dei momenti più trasformativi della mia vita. Riscoprire una nuova me, connettermi davvero con il mio inner self e con i miei più reali desideri, mi ha spinto a pormi molte domande. Poi un viaggio a Mauritius mi ha fatto realizzare che il lavoro che facevo prima era in profonda antitesi con il mondo che avrei voluto lasciare ai miei figli…e quindi eccomi qui. Prima avevo una vita che tanti sognano, delle colleghe fantastiche..Ma lavoravo tantissimo e dovevo rinunciare a tanti weekend con la mia famiglia. Ora ho degli orari sicuramente più flessibili, che meglio si confanno con le esigenze di una mamma, ma è tutto sulle mie spalle. Dall’ideazione, al business plan, ai contenuti instagram, agli itinerari. Tutto ciò che vedete e soprattutto quello che non vedete è frutto di one woman only, ed a volte un piccolo aiuto non guasterebbe.

4. Sei mamma di due bambini, Ettore e Pietro. Come si inserisce la maternità nella tua vita? Come è evoluta ora che sono 2 e che tu sei imprenditrice?
Non sono mai stata una mamma chioccia, né ansiosa. Sono tornata a lavoro che Ettore aveva 5 mesi e quando Pietro è nato nella mia testa frullava il mio nuovo progetto imprenditoriale che è cresciuto al suo fianco. Ho sempre voluto mantenere la mia identità forte. Ma soprattutto essere soddisfatta della mia vita, sia personale che lavorativa, per essere al meglio con loro due. Avere orari più umani mi fa sentire meno “in colpa” di non esserci, ma non è per nulla facile da piccola imprenditrice tracciare il confine tra faccio la mamma e devo fare una call, o mandare quella mail. Prima uscivo e rimettevo il mio cappello da mamma solo una volta rientrata. Ora è un continuo metti/togli ma riuscirò piano piano a trovare il mio equilibrio.
5. Di cosa si compone per te il concetto di Bellezza?
La parola “estetica” deriva dal greco antico, che significa “percezione attraverso i sensi”. Per me è proprio questo: scoprire la bellezza nascosta in ogni elemento attraverso tutti e cinque i sensi – dalla natura ai colori, al cibo, alle consistenze, ai suoni – ed esserne circondato nel modo più naturale possibile.
6. Il tuo instagram ora è un instagram “di lavoro” o lo ritieni comunque specchio personale?
E’ assolutamente il mio primo canale di vendita, è da lì che mi contattano la maggior parte dei miei clienti. Ma cerco comunque di mantenere una finestra sincera su quello che è la mia vita personale.
7. Cosa cerchi su instagram? Cosa ti piace guardare?
Ispirazione costante. Ricerco il bello in ogni sua forma e quel qualcosa che mi fa battere il cuore. Nasco cool hunter, nel buying non puoi sbagliare. E lo faccio tutt’ora, cerco qualcosa che mi colpisca sul quale decido di puntare. Brands, arredamento, hotels, mete lontane. Qualsiasi cosa sia in grado di raccontarmi una storia.
8. La tua meta del cuore
Non c’è una meta in assoluto, sono tante e tutte diverse perchè legate ad un ricordo specifico. Forse però lo Sri Lanka ha un posto speciale dentro di me che difficilmente riuscirà a lasciare.
Credits: Giorgia Matrone