

Raccontaci un po’ di te…
Mi chiamo Greta ma ho anche un secondo nome che è Futura, datomi non saprei bene spiegare per quale ragione dalla mia famiglia. Sono nata a Prato, ma appena ne ho avuto la possibilità, sono scappata per conoscere città diverse, spostandomi costantemente fino ad arrivare a Milano, dove vivo ora da circa un anno.
Non potrei descrivere quello che faccio usando una sola parola. Mi occupo di ciò che riguarda il mondo dell’immagine in ogni sua sfaccettatura, prima di tutto come fotografa e content creator, ma posando anche come modella quando ne ho l’occasione. Sono la fondatrice di Mulieris Magazine, una rivista e una piattaforma online che curo insieme ad un team di donne, che oltre ad essere mie socie sono anche mie care amiche. E’ proprio questo progetto, dedicato al mondo di un’arte tutta al femminile, che mi ha portata a trasferirmi a Milano.
Com’è nata la tua passione per la fotografia?
Amo la fotografia da che ne ho memoria e mi ricordo che da bambina supplicavo sempre i miei genitori di comprarmi le macchinette usa e getta. Crescendo mi sono resa conto che volevo fare della passione per la fotografia il mio lavoro, così ho iniziato a fotografare le mie amiche e altre ragazze della mia città e dei dintorni. A 18 anni ho ottenuto il mio primo vero lavoro per una azienda, dove creavo contenuti per Instagram e scattavo le campagne commerciali, esperienza che mi ha permesso di crescere moltissimo e di avvicinarmi a diverse sfaccettature della fotografia. Ho studiato Fotografia e Cinema all’accademia di Belle Arti di Bologna, specializzandomi poi in Media Technology all’università di Amburgo.
Sono sempre stata molto appassionata d’arte in tutte le sue forme e ho sempre visto anche la moda come un’espressione artistica, soprattutto il fatto di riuscire a trasformare un’idea in qualcosa di concreto e riuscire a comunicarlo e raccontarlo in modo creativo attraverso l’immagine.
Non penso che la mia passione abbia avuto origine da una sola cosa. Credo che siano state tante circostanze, situazioni, eventi, persone ed elementi, che orbitano o che hanno orbitato intorno a me, ad aver influenzato il mio modo di essere e la mia visione artistica.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Ogni volta che qualcuno mi chiede di raccontare il mio sogno, rispondo che per scaramanzia non voglio rivelare a nessuno i miei sogni. La mia ambizione più grande però è sentirmi sempre orgogliosa di ciò che faccio e vedere crescere sempre di più il mio lavoro, sia come freelance che con il mio progetto. Mi piacerebbe moltissimo far diventare Mulieris Magazine una realtà sempre più grande, che possa promuovere e sostenere tante artiste e donne.
Nelle note del mio telefono ho una lista di circa duecento desideri che ho iniziato a scrivere anni fa, molti dei quali si sono avverati, mentre altri non ancora. Mi reputo una sognatrice razionale. Molte persone non riescono ad ottenere ciò che vogliono perchè non conoscono davvero i loro desideri, ma penso che scriverli ed averli chiari in mente sia un primo passo per farli diventare realtà.
Cosa significa per te “luce”?
Luce per me è chiarezza. E’ ciò che in fotografia mi consente di vedere ed imprimere ciò che vedo.
Sul mio corpo ho tatuati due diaframmi, uno aperto e uno chiuso, che significano “totale presenza di luce” e “totale assenza di luce”. E’ una rappresentazione materiale ed ideale di ciò che significa per me la luce, ma è anche una metafora per esprimere i diversi stati emotivi che si possono provare nella vita e che si bilanciano a vicenda.
Essendo una fotografa, devo sempre essere brava a gestire la luce e una cosa che ho imparato è che la luce artificiale può essere gestita dall’uomo, ma nel caso di quella naturale lo si può fare solo se si decide di uscire allo scoperto.
Greta indossa: maglia Milly in lurex argento e panta Prisca camel.
Se vuoi conoscere Greta la trovi qui: @gretafutura.